domenica 16 marzo 2014

TICCHE TACCHE, TICCHE TACCHE…

Ho una sveglia vecchio stile,
senza corrente nemmeno pile,
giro dal retro una chiavetta,
così funziona, ed è perfetta!

Dodici numeri sono presenti,
le lancette ruotan costanti,
 sullo sfondo un’aiuola piccina,
è la dimora di una gallina.

Becca da terra chicchi di grano,
sente il rumore di un aeroplano,
vede sul viale un ragazzo biondo
però s’è persa quasi un secondo…

Passa una nuvola dispettosa,
l’acqua fredda sul capo le posa,
 arriva improvviso uno starnuto,
uffa, è indietro quasi un minuto!

Per andare a s-passo col Tempo,
deve correre come fa un lampo,
il cielo la notte di blu si colora,
io m’addormento lei invece lavora.

Sorge l’alba e nel giusto istante,
Ticche tacche mi chiama trillante,
mi chiedo quindi: chissà perché,
 così simpatiche più non ce n’è!

di Anna G. Mormina

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